Il 26 maggio, alle 18:55 ore locali, Andrea Lanfri e il suo compagno di avventure, Luca Montanari, hanno raggiunto la vetta del Denali, la montagna che svetta sopra il continente nordamericano con i suoi 6.190 metri. Questo traguardo non è solo un successo personale per Lanfri, ma potrebbe rappresentare una pagina storica: con buona probabilità, la sua è la prima ascensione effettuata in autonomia da un bi-amputato, portando pesi e trainando slitte cariche di materiale.
Lanfri ha avviato il progetto “My 7 Summits” nel 2020 e, con questa recente conquista, ha raggiunto il traguardo delle cinque vette più alte dei sette continenti. Dopo l’emozionante scalata del Monte Bianco, l’Everest (dove è diventato il primo pluri-amputato a conquistarne la cima), il Kilimangiaro e l’Aconcagua, il Denali si presentava come la sfida più ardua fino ad oggi.
Le condizioni meteorologiche hanno messo a durissima prova. La spedizione ha affrontato tempeste di vento, temperature percepite di -40 gradi e una logistica estremamente complessa. «Per andare a fare una montagna come il Denali devi essere davvero convinto e motivato, altrimenti scuse per abbandonare ce ne sono tante» dichiara Lanfri, riflettendo sulle difficoltà incontrate. I giorni di attesa alla ricerca di un meteo favorevole sono stati segnati da dubbi e riflessioni sulla possibilità di rinunciare. Tuttavia, la perseveranza e la determinazione hanno premiato Andrea e Luca, che alla fine hanno avuto la loro ricompensa.
«Abbiamo pensato molte volte di tornare indietro, ma insieme abbiamo deciso di continuare. La nostra pazienza è stata ripagata, e non solo siamo arrivati in cima, ma l’abbiamo fatto proprio il 26 maggio, che è un po’ il mio giorno fortunato» racconta Lanfri con emozione.
La visione di Andrea va oltre la conquista delle vette. Con il suo progetto “My 7 Summits” vuole inviare un messaggio potente: “SE VUOI, PUOI!” È un appello a tutti coloro che si trovano a fronteggiare delle sfide nella vita, un invito a non arrendersi mai e a seguire i propri sogni. Andrea si sente come prima della malattia, e per lui nulla può cambiare il modo in cui affronta la vita.
Ora, con il Denali alle spalle, Andrea Lanfri guarda avanti. Uno dei prossimi obiettivi è il Monte Elbrus, che cercherà di conquistare il prossimo anno, nonostante le difficoltà dovute all’instabilità politica della regione. «Sarà una spedizione veloce, da risolvere in pochi giorni» prevede. E dopo l’Elbrus, il Monte Vinson lo attende per la fine del 2025 o 2026.
La storia di Andrea Lanfri continua a ispirare, dimostrando che la resilienza, la determinazione e il coraggio possono spingere a superare anche gli ostacoli più insormontabili.
Credits foto: Ilaria Cariello