È ufficiale!
Andrea Lanfri ha conquistato la cima dell’Everest!
Il 13 maggio Andrea ha centrato l’obiettivo di questa straordinaria avventura: toccare il cielo con tre dita. Insieme alla guida alpina Luca Montanari ha raggiunto nei tempi il tetto del mondo a quota 8849 metri.
Le ultime fasi di questo incredibile viaggio
Dopo aver completato le fasi di acclimatamento e aver vissuto giorni intensi e ricchi di emozione, sono rientrati a Namche Bazaar per recuperare le energie fisiche e mentali, in vista dell’obiettivo finale.
Ritorno alla normalità, ma per poco Andrea Lanfri e la sua guida alpina si sono goduti il meritato riposo. Hanno dormito in un vero letto, respirato aria calda e si sono concessi qualche “peccato di gola”: hamburger, patatine e una fetta di torta.
I preparativi per la vetta
I giorni trascorsi a Namche Bazaar sono stati instabili dal punto di vista meteorologico: forti nevicate hanno rallentato i lavori in quota del “fixing team” di Sherpa incaricato di aprire la strada per la cima.
In attesa della partenza, i nostri atleti hanno ricaricato le batterie e si goduti la magia del posto, visitando i villaggi vicini.
Il ritorno al campo base e la salita verso la vetta
Domenica 8 maggio Andrea Lanfri e la guida alpina Luca Montanari sono rientrati al campo base, dove hanno organizzato il piano di salita con il resto del team. Il giorno seguente sono partiti per raggiungere il campo 4, l’ultima tappa prima della cima.
Dopo avere pernottato a quota 6450 metri del campo 2, hanno continuato il percorso e nella giornata di giovedì 12 maggio hanno raggiunto i 7900 metri.
Le emozioni provate nell’ultimo tratto di salita e le sensazioni provate poco prima dell’arrivo sono state ben documentate dai protagonisti di questa avventura. Sui social il mental coach Luca Montanari scrive:
“Ore 19.30 del 12 maggio 2022
Sherpa e Climber si preparano per la salita al tetto del mondo, partendo dal Campo 4 il colle sud a 7900 metri.
C’è molto vento e freddo. Sono momenti di massima eccitazione da parte di tutti, la meta è molto vicina. In questi momenti è fondamentale rimanere concentrati, controllare bene che tutto sia a posto. Non è possibile tralasciare nessun particolare e verificare ogni punto della “to do list” prima di uscire dalla tenda: scaldare molto bene i piedi, indossare e allacciare bene gli scarponi, verifica tutone, guanti, passamontagna, check zaino, acqua e barrette o gel nei tasconi del tutone a portata e al caldo, check ossigeno. Ok tutto pronto, si parte!
Siamo ad un passo dall’obiettivo che stiamo perseguendo da circa tre anni, le emozioni che si provano in questi momenti sono indescrivibili, ma un errore banale, una distrazione in questa fase può compromettere tutto, oltre a farti rischiare congelamenti o peggio ancora.
Tante volte (23 esattamente) ho vissuto questa fase che precede il tentativo alla cima, ogni volta è sempre uno sforzo mentale enorme gestire i propri stati d’animo e rimanere concentrati su ciò che si sta facendo, soprattutto quando non si è da soli e si accompagna qualcuno.”
Poco dopo, il raggiungimento della cima:
“Non c’è alcun dubbio: la #felicità gode della proprietà transitiva.
Stabilisce una relazione binaria tra le persone che hanno in comune una passione, un sogno o un sentire e le mette in connessione tra loro. Ma va ben oltre un principio matematico: travalica gli insiemi, ne abbatte i confini e moltiplica i suoi effetti all’infinito.
Questo fa la felicità, se condivisa.
Io e Andrea Lanfri abbiamo raggiunto la vetta dell’Everest il 13 maggio 2022 alle 5.40 ora locale.
Quello che abbiamo realizzato è la dimostrazione di quanto può essere contagiosa la felicità, arrivando al cuore di chiunque abbia conosciuto e letto questa storia o se ne sia imbattuto per puro caso. Una storia di resilienza, tenacia, determinazione e di una passione condivisa, dove la parola ‘impossibile’ perde il suo significato e diventa solo un limite, come tanti, da superare.
Sul tetto del mondo ci siamo arrivati davvero. E a ognuno di voi spero sia arrivato, forte e chiaro, il messaggio che volevamo consegnare: ‘siate felici. E alle vostre vite lasciate che ci pensi la Vita’.
Non si è mai in pochi quando si raggiungono obiettivi così straordinari.”
Andrea Lanfri è riuscito a realizzare il suo obiettivo: nulla è riuscito a spaventarlo abbastanza da indurlo a rinunciare, neanche le imprevedibili condizioni metereologiche. Ha toccato il tetto del mondo con tre dita e ora sta tornando a casa.
Ed ora, è tutto finito?
Assolutamente no: il prossimo obiettivo è il Kilimangiaro, ad agosto.
Andrea Lanfri non si ferma e grazie a lui non si è fermato neanche Isolex, che è arrivato sulla cima nella forma di un piccolo microinterruttore. Complimenti ancora al team e agli Sherpa per la perseveranza e il coraggio con cui è stata affrontata l’impresa: noi siamo orgogliosi di avervi potuto prendere parte.