LUCA MONTANARI: CHI È IL MENTAL COACH DI ANDREA LANFRI
GUIDA ALPINA ED EXPEDITION LEADER PER IL PROGETTO EVEREST
Luca Montanari
“Da sempre, la montagna è terreno di insegnamenti e nuovi stimoli per imparare e mettere in cantiere sfide e progetti sempre nuovi. Le spedizioni extraeuropee, la professione di guida alpina e di coach mi regalano ogni giorno emozioni fortissime e nuove idee, oltre a maturare nuove esperienze sul campo”.
Guida Alpina, Expedition Leader ma anche sport mental coach, Luca sarà il compagno di cordata di Andrea Lanfri durante la salita all’Everest.
Dal 2007 ad oggi, Luca ha salito oltre 20 cime tra i 6000 e gli 8000 metri. La sua grande passione per le altissime quote gli ha permesso di salire molte delle montagne più belle e più alte del mondo.
Da sempre ciò che attrae di più Luca nello scalare una cima non è tanto la performance sportivo/alpinistica in sè, quanto la sfida con se stesso: contro le proprie paure, i limiti mentali, le convinzioni che, se non allenate e ben gestite, si trasformano in ostacoli insormontabili che compromettono la riuscita della salita. Fortemente convinto che il binomio mente-corpo sia determinante per il raggiungimento di obiettivi anche molto difficili e ambiziosi, Luca ha studiato per diventare Sport Mental Coach, professione che esercita da diversi anni e che continua ad approfondire. L’intento è quello di allenare prima di tutto se stesso e poi chiunque abbia un obiettivo da raggiungere e voglia perseguirlo al meglio delle proprie performance: atleti, squadre ma anche allenatori e tecnici.
“Per oltre 20 anni il mio Coach è stata lei, la montagna. È arrivato il momento di mettere il mio vissuto e le mie esperienze a disposizione di chi intende lavorare per raggiungere obiettivi importanti”.
L’Everest con Andrea Lanfri
“Il progetto Everest con Andrea, in cantiere da tre anni, è sicuramente molto ambizioso. Si tratta di una grande sfida, che metterà alla prova la nostra volontà, le nostre capacità e la nostra resilienza. In questo progetto ho il ruolo di Expedition Leader, oltre a legarmi in cordata con Andrea. Avrò quindi il compito di pianificare la spedizione negli aspetti burocratico, logistico e operativo e dovrò gestire il Team. Dietro noi alpinisti, infatti, sul campo c’è uno staff di persone con ruoli, mansioni e responsabilità molto importanti. La parte organizzativa della spedizione comprende diverse figure, quali: i corrispondenti dell’agenzia nepalese, gli Sherpa, i cuochi, i portatori, tutte figure con le quali dovrò interfacciarmi ogni giorno per fare in modo che le attività procedano secondo i piani, gestire eventuali imprevisti e prevenirne altri.
Oltre a gestire le problematiche e le relazioni nel team, un bravo Expedition Leader deve essere in grado di sfar fronte ad un carico emotivo e di stress elevato, in questo caso amplificati dai fattori esterni come quota, freddo e fatica.
Per me, quindi, ogni volta è una sfida nella sfida.
L’obiettivo che ci siamo posti io e Andrea é veramente importante e decisamente impegnativo. Dalla mia posso contare su una fortissima motivazione a dare il meglio di me, consapevole di essermi preparato al meglio per poter affrontare la montagna più alta del mondo”.